Carosello – la pubblicità in TV degli anni ’60

Negli anni ‘50 le trasmissioni televisive erano in bianco e nero, c’era un solo canale RAI (Radio Audizioni Italiane) ed i programmi si concentravano sopratutto la sera.

Alle 20:30 c’era il telegiornale che era seguito alle 21:00 dalla trasmissione più importante: uno spettacolo teatrale, oppure un film o, in genere il sabato, il “varietà”, spettacolo di canzoni, balletti e sketch comici.

A quel tempo era vietato inserire messaggi pubblicitari durante le trasmissioni televisive ed allora la RAI, per aggirare l’ostacolo, creò una trasmissione ad hoc che conteneva gli annunci pubblicitari della serata.

Questa trasmissione era composta da 4 filmati (successivamente portati a 6) di durata fissa di 2 minuti. Nel filmato la prima parte doveva essere spettacolo (spesso sketch comici sullo stile del teatro leggero o intermezzi musicali o anche cartoni animati) e solo gli ultimi 30 secondi erano dedicati al messaggio pubblicitario.

La trasmissione iniziò il 3 febbraio 1957 con il nome di “Carosello” e fu trasmessa fino al 1 gennaio 1977.

La formula scelta, dello spettacolo che raccontava una storia in poco più di un minuto, fu una palestra importante per molti attori e registi italiani anche famosi. 

Tra i registi Gillo Pontecorvo, Ermanno Olmi, Sergio Leone, Pupi Avati, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini.

Per gli attori la lista è infinita: Totò, Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Giorgio Albertazzi, Dario Fo, Domenico Modugno, Mina, Adriano Celentano, Nino Manfredi, ecc ecc e persino – tra gli stranieri – Frank Sinatra, Jerry Lewis, Jayne Mansfield, Orson Welles e Yul Brynner.

Carosello veniva trasmesso subito dopo il telegiornale e prima della trasmissione serale, quindi poco prima delle 21:00. Poichè era una trasmissione allegra e spesso anche con contenuti per bambini, nelle famiglie italiane si prese l’abitudine di lasciare svegli i bambini per vedere Carosello prima di andare a dormire.

Carosello è diventato così un’icona di un’intera generazione di adulti che ancora ricordano i ritornelli delle pubblicità dei diversi marchi, molti dei quali non esistono più, che li accompagnavano mentre andavano a dormire. 

Carosello è stato così importante per gli italiani di quell’epoca che il programma è stato interrotto solo in caso di grandi calamità: la strage di piazza Fontana a Milano, la morte di Giovanni XXIII, la morte dei fratelli Kennedy.

Per gli italiani della generazione ‘60, Carosello è un pezzo della loro infanzia e ricordano ancora con nostalgia quando la madre diceva: “Dopo Carosello a letto!”