Questo fortunato film, cui ne seguiranno altri due (Pane amore e gelosia e Pane, Amore e…) diede alla “Lollo” la fama presso il grande pubblico dei cinematografi. Anche se non è un film di grande valore artistico, rispetto ad altri interpretati prima e dopo dall’attrice, è, però quello che più è rimasto nell’immaginario degli italiani per la freschezza della interpretazione e la simpatia della storia.
Il film è ambientato a “Sagliena”, immaginario piccolo paese dell’Abbruzzo; qui nell’immediato dopoguerra viene trasferito il maresciallo Antonio Carotenuto, donnaiolo attempato che dovrà adattarsi alla monotona e tranquilla vita di paese. Accudito dalla domestica Caramella, il maresciallo dirige la locale stazione dei carabinieri.
Qui conosce “Pizzicarella la Bersagliera”, una giovane e bella ragazza del posto, che tutti corteggiano e che deve, perciò, difendersi dalle continue avances dei suoi paesani. La Bersagliera è povera ma con un carattere orgoglioso e deciso.
E’ segretamente innamorata del giovane carabiniere Stelluti ed un giorno scopre che un’altra ragazza fa la corte al suo ingenuo oggetto del desiderio. In preda alla gelosia, litiga con la concorrente e con l’inconsapevole carabiniere Stelluti e il maresciallo, che assiste alla scena, la chiude in cella per evitare che il litigio degeneri.
Durante la notte la Bersagliera, chiusa nella cella della stazione dei carabinieri, chiama il maresciallo che la raggiunge pensando ad un invito amoroso. Invece lo scopo della ragazza è quello di mandare qualcuno ad occuparsi del suo asino che è senza cibo né acqua.
Un po’ innamorato della ragazza, il maresciallo va personalmente alla casa della Bersagliera per accudire l’asino. E così scopre la grande povertà della famiglia. Mosso a compassione (ed anche per corteggiare la ragazza) lascia sotto una statuetta del santo del paese una banconota di 5.000 lire, una bella cifra per l’epoca.
La madre della ragazza, scoperta la banconota e non sapendo chi fosse stato, racconta in paese che c’è stato un miracolo del santo. Subito tutto il paese si mobilita per ringraziare il santo e per chiedere altri miracoli. Ma un amico del maresciallo svela alla ragazza che è stato il maresciallo a lasciare la banconota perché lei potesse comprare un vestito nuovo ed avere i suoi favori.
La Bersagliera si sente considerata una ragazza poco seria, si arrabbia, straccia la banconota e corre dal parroco per chiedere consigli. Il parroco, incontrando il maresciallo, gli fa capire che non è opportuna per lui una relazione con la ragazza e che, poi, ella è innamorata del carabiniere Stelluti e che anche quest’ultimo è innamorato, al punto che ha fatto venire sua madre dal veneto per conoscere quella che sarà la sua futura sposa.
Alla fine il maresciallo si convince ad abbandonare il suo capriccio, manda il carabiniere Stelluti ad incontrare la Bersagliera nel bosco, dove i due faranno finalmente pace, e rivolge le sue attenzioni alla levatrice del paese, più adatta a lui per età e posizione sociale.
Il film in sei scene:
1 – L’arrivo del nuovo maresciallo al paese
La bersagliera: Buongiorno maresciallo
Il maresciallo uscente: Buongiorno Bersagliera
La bersagliera: volete un poco di legna?
Il maresciallo uscente: parlatene con Caramella. Poi rivolto al nuovo maresciallo: Caramella è la
nostra domestica e poi sarà la sua.
Il nuovo maresciallo: ma che bella ragazza !
il maresciallo uscente: è un diavolo scatenato
il nuovo maresciallo: una meretrice?
Il maresciallo uscente: no, è un po’ ardita
il nuovo maresciallo. una sovversiva?
Il maresciallo uscente: a volte la troppa miseria mette il diavolo in corpo. La chiamano “Pizzicarella la bersagliera”
2 – Susine per il maresciallo
il maresciallo: Bersagliera!
la bersagliera: maresciallo le volete queste susine, le ho colte proprio per lei
il maresciallo: per me? E perché proprio per me?
la bersagliera: perché mi siete simpatico!
Il maresciallo: ma tu ce l’hai l’innamorato, bersagliera?
la bersagliera: lo tengo e non lo tengo.
Il maresciallo:come sarebbe a dire, lo tengo e non lo tengo?
La bersagliera: Maresciallo, tuvuoi sapere troppo. Allora le vuoi o non le vuoi?
Il maresciallo: si quant’è?
La bersagliera: quello che piace a te.
Il maresciallo: 50 lire vanno bene?
la bersagliera, con aria dispiaciuta: sissignore, va bene.
Il maresciallo: allora facciamo 100 lire. Portale in caserma!
la bersagliera: subito!
3 – La bersagliera in caserma incontra il carabiniere Stelluti e si innamora
carabiniere Stelluti: A chi volete?
la bersagliera: Queste sono per il signor maresciallo
carabiniere Stelluti: il maresciallo è fuori e torna più tardi
la bersagliera: il signor maresciallo le ha comprate e ha detto di portarle qua
carabiniere Stelluti: Va ben
la bersagliera: come ti chiami?
carabiniere Stelluti: Stelluti Pietro di Giuseppe
la bresagliera: io mi chiamo Maria, Maria de Ritis fu Giovanni
carabiniere Stelluti: fortunatissimo. Indicando il cesto: non lo vuoi di ritorno?
la bersagliera: lo riprendo domani
carabiniere Stelluti: va ben, come ella vuole
la bersagliera: addio
carabiniere Stelluti: addio
4 – La bersagliera insegue una gallina per incontrare il carabiniere Stelluti
la bersagliera: pepè pepè care care
la madre: e che ti prende? Dove vai?
la bersagliera: mo vengo
la madre: e non finisci di lavare?
la bersagliera corre sulla strada dove stanno passando due carabinieri. Rivolta ai due carabinieri: avete visto una gallina bianca e nera?
l’altro carabiniere: no io no e tu?
carabiniere Stelluti: no
la bersagliera: beh se la trovate arrestatela.
La bersagliera cerca di passare in mezzo ai due carabinieri.
La bersagliera: e fatemi passare!
l’altro carabiniere: e perché vuoi passare proprio in mezzo a noi?
La bersagliera: perché passare in mezzo ai carabinieri porta fortuna
l’altro carabiniere: porta fortuna a te ma porta sfortuna a noi. Però se Stelluti è d’accordo…
carabiniere Stelluti: va bene.
5 – L’asino della bersagliera
la bersagliera: maresciallo!
Il maresciallo:parla piano
la bersagliera: dovete pensare all’asino.
Il maresciallo: devo pensare all’asino, e perché?
La bersagliera: l’asino è tutta la ricchezza nostra e sta solo.
Il maresciallo: ed io devo fargli compagnia?
La bersagliera: no dovete abbeverarlo e dargli da mangiare. Avanti manda un carabiniere tanto qui non stanno a fare niente.
Il maresciallo: e tu per questo mi hai chiamato?
La bersagliera: sì signore. Mi sono ricordata dell’asino ed ho pensato a te. O, stai attento che se all’asino mio ci viene una colica me lo paghi tu. E sbrigati adesso che l’asino mio non può soffrire per colpa tua.
La bersagliera, accorgendosi dello sguardo voglioso del maresciallo: cammina, va, cammina…
6 – Il carabiniere Stelluti si fa coraggio e scrive una lettera alla bersagliera
la bersagliera, sentendo un rumore nei cespugli: Chi è? Esci fuori che io non ho paura di nessuno.Ah, sei tu
carabiniere Stelluti: avrei una lettera per lei
la bersagliera: che fai il postino?
carabiniere Stelluti: non fare così, dai
la bersagliera: la bocca non ce l’hai per parlare?
carabiniere Stelluti: E’ una lettera mia per lei. E’ meglio che la legga così capirà tutto.
la bersagliera, leggendo la busta: Pregiata signorina Maria de Ritis. Dopo aver letto la lettera:Tieni una bella scrittura
carabiniere Stelluti: si fa quel che si può.
La madre con le comari: Ma quello non è il maresciallo! – Possibile che il maresciallo manda un carabiniere al posto suo? – Non può essere! – Allora è passato così per caso. – Così è – Ma se quello non se ne va il maresciallo non arriva!
carabiniere Stelluti: Hai capito?
la bersagliera: si ho capito. Vieni siediti vicino a me e fammi un poco di compagnia. Hai tempo?
carabiniere Stelluti: ho tutto il tempo che voglio.
la bersagliera: E’ vero che tua mamma viene qua?
carabiniere Stelluti: E’ vero le ho scritto perché deve conoscerti!
la bersagliera: Le hai scritto che mi vuoi bene?
carabiniere Stelluti: signorsì!
la bersagliera: e non dire signorsì, non sono il maresciallo.
carabiniere Stelluti: non mi sono ancora abituato a parlare con te…
la bersagliera, porgendogli il cestino con le fragole di bosco: e prendi una fragola, dai.
la madre con le comari: Ma quelli fanno l’amore! Non mi raccapezzo più! Dobbiamo tenere la candela a quei due? Andiamo. Come dice il proverbio meglio un uovo oggi… Hai ragione, meglio un carabiniere che niente.