Grazie dei Fior 1951 – Nilla Pizzi Tanti fiori In questo giorno lieto ho ricevuti Rose, rose Ma le più belle le hai mandate tu Grazie dei fior Fra tutti gli altri li ho riconosciuti Mi han fatto male, eppure li ho graditi Son rose rosse e parlano d’amor E grazie ancor Che in questo giorno tu m’hai ricordato Ma se l’amore nostro s’è perduto Perché vuoi tormentare il nostro cuor? In mezzo a quelle rose ci sono tante spine Memorie dolorose di chi ha voluto bene Son pagine già chiuse Con la parola fine | Son tutte belle le mamme del mondo 1954 – Gino Latilla Mamme ! Mamme ! Mamme ! Quante pene l’amor vi da. Ieri, oggi, sempre, per voi mamme non c’è pietà. Ogni vostro bambino, quando un uomo sarà, verso il proprio destino, senza voi se ne andrà ! Son tutte belle le mamme del mondo quando un bambino si stringono al cuor. Son le bellezze di un bene profondo fatto di sogni, rinunce ed amor. È tanto bello quel volto di donna che veglia un bimbo e riposo non ha; sembra l’immagine d’una Madonna, sembra l’immagine della bontà. E gli anni passano, i bimbi crescono, le mamme imbiancano; ma non sfiorirà la loro beltà ! Son tutte belle le mamme del mondo grandi tesori di luce e bontà, che custodiscono un bene profondo, il più sincero dell’umanità. |
Papaveri e Papere 1952 – Nilla Pizzi Su un campo di grano che dirvi non so Un dì Paperina col babbo passò E vide degli alti papaveri al sole brillar e li s’incantò La papera al papero disse “Papà, pappare i papaveri, come si fa?”” Non puoi pappare i papaveri”, disse papà E aggiunse poi, beccando l’insalata “Che cosa ci vuoi far, cosi è la vita” “Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti E tu sei piccolina, e tu sei piccolina Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti Sei nata paperina, che cosa ci vuoi far” Vicino a un ruscello che dirvi non so Un giorno un papavero in acqua guardò E vide una piccola papera bionda giocar e li s’incantò Papavero disse alla mamma “Mamma’, pigliare una papera, come si fa?” “Non puoi tu pigliare una papera”, disse mamma’ “Se tu da lei ti lasci impaperare Il mondo intero non potrà più dire” “Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti E tu sei piccolina, e tu sei piccolina Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti Sei nata paperina, che cosa ci vuoi far” Ma un giorno di maggio che dirvi non so Avvenne poi quello che ognuno pensò Papavero attese la Papera al chiaro lunar e poi la sposò Ma questo romanzo ben poco durò Poi venne la falce che il grano tagliò E un colpo di vento i papaveri in alto portò Così Papaverino se n’è andato Lasciando Paperina impaperata Lo sai che i papaveri …. | Il pericolo numero uno 1957 – Natalino Otto La donna affascinante Ti colpisce al primo istante La donna che ti piace Ti fa perdere la pace Amico, ricordalo ancora Per chi si innamora Più scampo non c’è Attento a te Attento a te Il pericolo numero uno La donna L’incantesimo numero uno La donna Chi viene vinto Da quell’incanto Sospira mentre soffre tanto Che ci vuoi far Siamo nati per amar E perciò tutti gli uomini innamorati Fortunati o sfortunati Non si stancano di cantar Il pericolo numero uno La donna L’incantesimo numero uno Due, tre, quattro, cinque, sei e sette Chi è? La donna La donna |
Nel blu dipinto di blu 1958 – Domenico Modugno Penso che un sogno così non ritorni mai più Mi dipingevo le mani e la faccia di blu Poi d’improvviso venivo dal vento rapito E incominciavo a volare nel cielo infinito Volare oh, oh Cantare oh, oh Nel blu dipinto di blu Felice di stare lassù E volavo, volavo felice più in alto del sole Ed ancora più su Mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù Una musica dolce suonava soltanto per me Volare oh, oh Cantare oh, oh Nel blu dipinto di blu Felice di stare lassù Ma tutti i sogni nell’alba svaniscon perché Quando tramonta la luna li porta con sé Ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli Che sono blu come un cielo trapunto di stelle Volare oh, oh | Io sono il vento 1959 – Arturo Testa Tu, che mi guardi e sorridi, mi chiedi, “Chi sei?” Anima inquieta, mi dici, “Tu, dunque, lo sai Tu puoi capirmi e capire vuol dir perdonare Ed accettare per questo amore la verità” Io sono il vento Sono la furia che passa e che porta con sé Che nella notte ti chiama, che pace non ha Son l’amor che non sente pietà Io sono il vento Se t’accarezzo non devi fidarti di me Io non conosco la legge che guida il mio cuor Son l’amor, la passione d’amor Qualcosa c’è in me, più forte di me Sono l’aria che talora sospira E che al sol del mattino più dolce si fa Son la furia che improvvisa si adira E che va, fugge e va, dove andrà non lo sa Io sono il vento Sono la furia che passa e ti porta con sé Ho attraversato il deserto cercando di te T’amerò, era scritto così Qualcosa c’è in me, più forte di me |