Luigi Tenco – Ciao amore, ciao – 1967 |
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La solita strada bianca come il sale Il grano da crescere, i campi da arare Guardare ogni giorno se piove o c’è il sole Per saper se domani si vive o si muore E un bel giorno dire basta e andare via Ciao amore, ciao amore … Andare via lontano a cercare un altro mondo Dire addio al cortile, andarsene sognando E poi mille strade grigie come il fumo In un mondo di luci sentirsi nessuno Saltare cent’anni in un giorno solo: Dai carri dei campi agli aerei nel cielo E non capirci niente e aver voglia di tornare da te Ciao amore, ciao amore … Non saper fare niente in un mondo che sa tutto E non avere un soldo nemmeno per tornare… Ciao amore, ciao amore … |
Orietta Berti – io, tu e le rose – 1967 |
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Prima di cominciare non c’era niente al mondo Ora che ci sei tu per me c’è troppa gente Gente che vuol sapere perché viviamo così Io, tu e le rose Io, tu e l’amore Quando, quando Tu respiri accanto a me Solo allora io comprendo d’esser viva Quando siamo Io, tu e le rose Io, tu e l’amore Anche se cadesse il mondo Quello stesso giorno Noi saremo là Io, tu e le rose Quando, quando …. E se l’odio della gente Ci terrà lontani, resteremo noi Io, tu e l’amore |
Adriano Celentano e Claudia Mori – Chi non lavora non fa l’amore – 1970 |
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“Chi non lavora non fa l’amore“ Questo mi ha detto ieri mia moglie “A casa stanco, ieri ritornò, Lui si è seduto Niente c’era in tavola Arrabbiata io gli grido che Ha scioperato due giorni su tre Coi soldi che mi da Non ce la faccio più e ho deciso che Faccio lo sciopero contro di lui Chi non lavora non fa l’amore” .. Allora andai a lavorare Mentre eran tutti a scioperare E un grosso pugno in faccia mi arrivò Andai a piedi alla guardia medica C’era lo sciopero anche dei tranvai Arrivo lì, ma il dottore non c’è È in sciopero anche lui Che gioco è? ma? Ma come finirà? C’è il caos nella città Non so più cosa far Se non sciopero mi picchiano Se sciopero, mia moglie dice: “Chi non lavora non fa l’amore Dagli l’aumento signor padrone Così vedrai che in casa tua E in ogni casa entra l’amore” |
Peppino di Capri – Un grande amore e niente più – 1973 |
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Io, lontano da te, pescatore lontano dal mare Io, chiedo da bere da una fonte asciugata dal sole Solitudine e malinconia I soprammobili di casa mia Qualche libro, una poesia E sul piano una fotografia Io e te, un grande amore e niente più Io e te, le nostre corse fin laggiù Là dove c’è la capanna scoperta da noi Dove tu mi dicesti: “Vorrei Amore vorrei, stasera vorrei” Notti, notti d’amore Nel silenzio il mio nome, il tuo nome Ma non risale l’acqua di un fiume E nemmeno il tuo amore ritorna da me Solitudine e malinconia In ogni angolo, in ogni via Ti rimprovero una sola cosa Che potevi almeno dirmi “scusa” |
Lucio Battisti – Il mio canto libero – 1972 |
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In un mondo che non ci vuole più Il mio canto libero sei tu E l’immensità si apre intorno a noi Al di là del limite degli occhi tuoi Nasce il sentimento Nasce in mezzo al pianto E s’innalza altissimo e va E vola sulle accuse della gente A tutti i suoi retaggi indifferente Sorretto da un anelito d’amore di vero amore In un mondo che (Pietre, un giorno case) Prigioniero è (Ricoperte dalle rose selvatiche) Respiriamo liberi io e te (Rivivono, ci chiamano) E la verità (Boschi abbandonati) Si offre nuda a noi (Perciò sopravvissuti, vergini) E limpida è l’immagine (Si aprono) Ormai (Ci abbracciano) Nuove sensazioni Giovani emozioni Si esprimono purissime in noi La veste dei fantasmi del passato Cadendo lascia il quadro immacolato E s’alza un vento tiepido d’amore Di vero amore E riscopro te Dolce compagna che Non sai domandare, ma sai Che ovunque andrai Al fianco tuo mi avrai Se tu lo vuoi … |
Mina – Io vivrò senza te – 1972 |
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Che non si muore per amore È una gran bella verità Perciò dolcissimo mio amore Ecco quello, quello che Da domani mi accadrà Io vivrò senza te Anche se ancora non so Come io vivrò Senza te, io senza di te Sola continuerò e dormirò Mi sveglierò, camminerò, lavorerò Qualche cosa farò Qualche cosa farò, sì Qualche cosa farò Qualche cosa di sicuro io farò Piangerò, sì io piangerò E se ritorni nella mente Basta pensare che non ci sei Che sto soffrendo inutilmente Perché so, io lo so, che non tornerai Senza te, io senza te Sola continuerò e dormirò Mi sveglierò, camminerò, lavorerò Qualche cosa farò Qualche cosa farò, sì Qualche cosa farò Qualche cosa di sicuro io farò Piangerò, sì io piangerò |
Lucio Dalla – Caro amico ti scrivo – 1978 |
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Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’ e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò. Da quando sei partito c’è una grossa novità, l’anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va. Si esce poco la sera compreso quando è festa e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra, e si sta senza parlare per intere settimane, e a quelli che hanno niente da dire del tempo ne rimane. Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, ogni Cristo scenderà dalla croce anche gli uccelli faranno ritorno. Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno, anche i muti potranno parlare mentre i sordi già lo fanno. E si farà l’amore ognuno come gli va, anche i preti potranno sposarsi ma soltanto a una certa età. E senza grandi disturbi qualcuno sparirà, saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni età. Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico e come sono contento di essere qui in questo momento, vedi, vedi, vedi, vedi, vedi caro amico cosa si deve inventare per poterci ridere sopra, per continuare a sperare. E se quest’anno poi passasse in un istante, vedi amico mio come diventa importante che in questo istante ci sia anch’io. L’anno che sta arrivando tra un anno passerà io mi sto preparando è questa la novità |