29/2/2020 – In tempo di virus anche nel bacio bisogna prendere delle precauzioni. Nel frattempo mascherine e disinfettanti per mani spariscono dalle farmacie e dai supermercati
Gym al tempo di COVID19
chiusi in casa bisogna tenersi in forma
A passeggio col cane al tempo del COVID19
Quando ci sono regole e restrizioni, l’italiano cerca spesso di trovare il modo di aggirarle, sempre con creatività, però.
Tra le possibilità di uscire durante il blocco per il COVID19 c’è quello di portare i cani ai giardini pubblici per i loro bisogni. Questo viene visto subito come un punto debole del sistema….
Distanziatore per il COVID19
L’ingegno italiano viene fuori anche proprio nei momenti di crisi
il Decamerone
La cura
Francesco Battiato
1996 – Franco Battiato e Manlio Sgalambro
Ti proteggerò dalle paure, dalle ipocondrie dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore dalle ossessioni delle tue manie Supererò le correnti gravitazionali lo spazio e la luce per non farti invecchiare E guarirai da tutte le malattie Perché sei un essere speciale Ed io, avrò cura di te Vagavo per i campi del Tennessee Come vi ero arrivato, chissà Non hai fiori bianchi per me? Più veloci di aquile i miei sogni Attraversano il mare Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza Percorreremo assieme le vie che portano all’essenza I profumi d’amore inebrieranno i nostri corpi La bonaccia d’agosto non calmerà i nostri sensi Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono Supererò le correnti gravitazionali Lo spazio e la luce per non farti invecchiare Ti salverò da ogni malinconia Perché sei un essere speciale Ed io avrò cura di te Io sì, che avrò cura di te |
Lucrezia Borgia
Il personaggio misterioso
Proviamo ad indovinare di quale artista italiano famoso si tratta, attraverso alcuni indizi. E’ molto facile ma è un modo per raccontare qualche aneddoto forse non molto conosciuto su un personaggio celebre.
Indizi:
1 – Secondo la tradizione disegnò le divise delle guardie svizzere
La Guardia svizzera pontificia (detta anche semplicemente Guardia svizzera) è un corpo armato al servizio del papato, creato nel 1506. Si tratta dell’unico corpo di guardie svizzere ancora operativo ed è il più antico corpo permanente al mondo ad essere ancora in servizio da oltre cinque secoli senza interruzioni. Presta servizio presso Città del Vaticano, ma anche durante i viaggi del Papa in mezzo agli agenti di sicurezza.
Il 22 gennaio 1506, un gruppo di 150 mercenari elvetici al comando del capitano Kaspar von Silenen, del Canton d’Uri, attraversando porta del Popolo entrò per la prima volta nello Stato Pontificio per servire papa Giulio II.
Per essere ammessi a far parte della Guardia svizzera bisogna possedere ben determinati requisiti:
- sesso maschile;
- cittadinanza svizzera;
- essere di fede cattolica;
- aver svolto il servizio militare nell’Esercito svizzero e aver ottenuto un certificato di buona condotta;
- avere un’età compresa tra 18 e 30 anni;
- avere un’altezza non inferiore a 174 centimetri;
- essere celibe (da qualche anno il matrimonio è ammesso per tutte le guardie dopo 5 anni di servizio e aver compiuto 25 anni di età, prima erano solo i caporali, e i gradi superiori a poter contrarre matrimonio);
- avere un certificato di capacità professionale o una maturità medio-superiore.
La diffusa opinione che l’uniforme sia stata disegnata dal nostro personaggio misterioso, dovuta anche al fatto che egli si trovava a Roma all’arrivo del primo contingente di soldati elvetici, è tuttavia una leggenda: l’attuale divisa, infatti, è stata concepita ispirandosi alle divise storiche e all’opera di Raffaello. In particolare, i colori blu e giallo si ispirano a quelli contenuti nello stemma familiare di papa Giulio II della Rovere, il fondatore del Corpo, mentre il colore rosso a quello contenuto nello stemma di papa Clemente VII della famiglia Medici.
2 – Con un martello furono danneggiate due sue opere: una da lui stesso ed una da un folle
Il Mosè è una scultura marmorea (altezza 235 cm) , databile al 1513-1515 e conservata nella Basilica di San Pietro in Vincoli a Roma
È legato a questa scultura l’aneddoto leggendario secondo il quale l’autore, contemplandola al termine delle ultime rifiniture e stupito egli stesso dal realismo delle sue forme, abbia esclamato «Perché non parli?» percuotendone il ginocchio con il martello che impugnava.
L’altro episodio riguarda La Pietà vaticana realizzata tra il 1497 e il 1499, è considerata il primo capolavoro dell’artista, allora poco più che ventenne; è inoltre l’unica che riporta la firma dell’autore.
Il 21 maggio 1972 un geologo australiano di origini ungheresi László Tóth riuscì a colpire con un martello la Pietà di Michelangelo per quindici volte, al grido di “Io sono Gesù Cristo, risorto dalla morte!”.
La Pietà subì dei danni molto seri, soprattutto sulla Vergine: i colpi di martello avevano staccato una cinquantina di frammenti, spaccando il braccio sinistro e frantumando il gomito, mentre sul volto il naso era stato quasi distrutto, come anche le palpebre. Alcuni frammenti, prelevati come souvenir da una persona che si trovava all’interno della basilica, tornarono indietro dagli USA, nei mesi successivi, accompagnati da una lettera di scuse. Il restauro venne avviato quasi subito, dopo una fase di studio, e fu effettuato riutilizzando per quanto possibile i frammenti originali, oltre che un impasto a base di colla e polvere di marmo.
Da allora la Pietà è protetta da una speciale parete di cristallo antiproiettile.
3 – Era molto legato al denaro e guadagnava molto rispetto ai suoi contemporanei
Riportiamo alcuni suoi detti:
Il lavoro nobilita l’uomo ed arricchisce qualcun altro
Se la gente sapesse quante ore ho sudato per realizzarlo, non mi considererebbe un genio
Per la realizzazione della Cappella Sistina, il nostro autore misterioso ricevette oltre 1.000 fiorini, che era il dollaro del medio evo. L’opera richiese 6 anni di lavoro e nel prezzo erano comprese anche l’acquisto delle materie prime e il pagamento degli assistenti.
Si può immaginare un cambio 1 fiorino = 150€ – 300€ e quindi il prezzo fu di 150.000€ – 300.000 € circa.
Finalmente mia
Irene Grandi
2020 – Roberto Casini, Gaetano Curreri, Andrea Righi e Vasco Rossi
Perdo le chiavi di casa E perdo quasi ogni partita Gli amori miei buttati alla rinfusa Non mi ricordo mai dove li metto Gettati con la lista della spesa nell’ultimo cassetto Disordinata come una risata E anche più viva della vita Innamorata della libertà Ho perso ogni pazienza e ogni fragilità Da sempre arrabbiata da sempre sbagliata E ancora così Perdonami adesso oppure è lo stesso Io son fatta così Ma quando canto… sto da Dio Lo sai che quando canto… finalmente io! Mi sento d’incanto… e il mondo è mio E se ti manco… Allora non dirlo adesso che questo è il posto mio E finalmente io! Ok… ok! Se vuoi ti chiedo scusa Anche se non mi va Innamorata della libertà Ho perso ogni pazienza e ogni fragilità… ogni fragilità Se sono nervosa se sono confusa Se non ti ho mai detto di sì Se vuoi fare sesso Facciamolo adesso Qui Da sempre arrabbiata da sempre sbagliata E ancora così Facciamolo adesso… oppure è lo stesso Io sono fatta così Ma quando canto… sto da Dio Lo sai che quando canto… finalmente io! Mi sento uno schianto… e il mondo è mio E se ti manco… Allora non dirlo adesso che questo è il posto mio E finalmente io! |
Ultima cena al tempo del COVID19
(29/2/2020) la paura tiene lontani tutti dai ristoranti