Fa rumore

Diodato

2020 – Diodato e Edwyn Roberts

Sai che cosa penso
Che non dovrei pensare
Che se poi penso sono un animale
E se ti penso tu sei un’anima

Forse è questo temporale
Che mi porta da te
E lo so non dovrei farmi trovare
Senza un ombrello anche se

Ho capito che
Per quanto io fugga
Torno sempre a te

Che fai rumore qui
E non lo so se mi fa bene
Se il tuo rumore mi conviene
Ma fai rumore, sì
Ché non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
Tra me e te

E me ne vado in giro senza parlare
Senza un posto a cui arrivare
Consumo le mie scarpe
E forse le mie scarpe
Sanno bene dove andare

Che mi ritrovo negli stessi posti
Proprio quei posti che dovevo evitare
E faccio finta di non ricordare
E faccio finta di dimenticare

Ma capisco che
Per quanto io fugga
Torno sempre a te
Che fai rumore qui
E non lo so se mi fa bene
Se il tuo rumore mi conviene
Ma fai rumore sì
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale 
tra me e te

Ma fai rumore sì
Ché non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
E non ne voglio fare a meno oramai
Di quel bellissimo rumore che fai

Buongiorno!

Luciano Pavarotti

2004 – Veris Giannetti, Michele Centonze, Stefano Nanni

Buongiorno a questo giorno che 
si sveglia oggi con me,
Buongiorno al latte ed al caffè,
Buongiorno a chi non c’è…

… e al mio amore buongiorno per dirle che è lei,
che per prima al mattino vedere io vorrei
È un giorno nuovo e spero che sia buono
anche per te.

Buongiorno voce, vita mia, 
buongiorno Fantasia,
buongiorno Musica che sei 
l’oblio dei giorni miei…

… e a coloro che aiutan chi non ce la fa,
per donar loro un giorno che migliorerà…
È un giorno nuovo, e poi chissà, se il mondo
cambierà e ballerà.

Come un walzer, la vita danzarla dovrai,
è un vestito da sera che tu indosserai,
è una festa con mille invitati, un po’ belli
e un po’ odiati, con cui ballerai.

Ma è danzando la vita che tu imparerai
che ogni grande proposito è un passo che fai!
È un giorno nuovo anche per te,
festeggialo con me!

Buongiorno cari figli miei, buongiorno a tutti voi!
Pensate al giorno che verrà 
come una novità,
ed un dono inatteso che vi arricchirà,
di una nuova esperienza che si può ballar.

E un passo nuovo e un altro ancor, e il
mondo cambierà e ballerà.
Ma è danzando la vita che tu imparerai
che ogni grande proposito è un passo che fai,
è un giorno nuovo e prego che sia tutto
da ballar con te

A passeggio col cane al tempo del COVID19

vedi filmato

Quando ci sono regole e restrizioni, l’italiano cerca spesso di trovare il modo di aggirarle, sempre con creatività, però.

Tra le possibilità di uscire durante il blocco per il COVID19 c’è quello di portare i cani ai giardini pubblici per i loro bisogni. Questo viene visto subito come un punto debole del sistema….

La cura

Francesco Battiato

1996 – Franco Battiato e Manlio Sgalambro

Ti proteggerò dalle paure, dalle ipocondrie
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai


Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore
dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
lo spazio e la luce per non farti invecchiare


E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te


Vagavo per i campi del Tennessee
Come vi ero arrivato, chissà
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
Attraversano il mare


Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza
Percorreremo assieme le vie che portano all’essenza
I profumi d’amore inebrieranno i nostri corpi
La bonaccia d’agosto non calmerà i nostri sensi


Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare


Ti salverò da ogni malinconia
Perché sei un essere speciale
Ed io avrò cura di te
Io sì, che avrò cura di te

Lucrezia Borgia

Lucrezia Borgia

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Il personaggio misterioso

Proviamo ad indovinare di quale artista italiano famoso si tratta, attraverso alcuni indizi. E’ molto facile ma è un modo per raccontare qualche aneddoto forse non molto conosciuto su un personaggio celebre.

Indizi:

1 – Secondo la tradizione disegnò le divise delle guardie svizzere

La Guardia svizzera pontificia (detta anche semplicemente Guardia svizzera) è un corpo armato al servizio del papato, creato nel 1506. Si tratta dell’unico corpo di guardie svizzere ancora operativo ed è il più antico corpo permanente al mondo ad essere ancora in servizio da oltre cinque secoli senza interruzioni. Presta servizio presso Città del Vaticano, ma anche durante i viaggi del Papa in mezzo agli agenti di sicurezza.

Il 22 gennaio 1506, un gruppo di 150 mercenari elvetici al comando del capitano Kaspar von Silenen, del Canton d’Uri, attraversando porta del Popolo entrò per la prima volta nello Stato Pontificio per servire papa Giulio II.

Per essere ammessi a far parte della Guardia svizzera bisogna possedere ben determinati requisiti:

  1. sesso maschile;
  2. cittadinanza svizzera;
  3. essere di fede cattolica;
  4. aver svolto il servizio militare nell’Esercito svizzero e aver ottenuto un certificato di buona condotta;
  5. avere un’età compresa tra 18 e 30 anni;
  6. avere un’altezza non inferiore a 174 centimetri;
  7. essere celibe (da qualche anno il matrimonio è ammesso per tutte le guardie dopo 5 anni di servizio e aver compiuto 25 anni di età, prima erano solo i caporali, e i gradi superiori a poter contrarre matrimonio);
  8. avere un certificato di capacità professionale o una maturità medio-superiore.

La diffusa opinione che l’uniforme sia stata disegnata dal nostro personaggio misterioso, dovuta anche al fatto che egli si trovava a Roma all’arrivo del primo contingente di soldati elvetici, è tuttavia una leggenda: l’attuale divisa, infatti, è stata concepita ispirandosi alle divise storiche e all’opera di Raffaello. In particolare, i colori blu e giallo si ispirano a quelli contenuti nello stemma familiare di papa Giulio II della Rovere, il fondatore del Corpo, mentre il colore rosso a quello contenuto nello stemma di papa Clemente VII della famiglia Medici. 

2 – Con un martello furono danneggiate due sue opere: una da lui stesso ed una da un folle

Il Mosè è una scultura marmorea (altezza 235 cm) , databile al 1513-1515 e conservata nella Basilica di San Pietro in Vincoli a Roma

È legato a questa scultura l’aneddoto leggendario secondo il quale l’autore, contemplandola al termine delle ultime rifiniture e      stupito egli stesso dal realismo delle sue forme, abbia esclamato «Perché non parli?» percuotendone il ginocchio con il martello che impugnava.

L’altro episodio riguarda La Pietà vaticana realizzata tra il 1497 e il 1499, è considerata il primo capolavoro dell’artista, allora poco più che ventenne; è inoltre l’unica che riporta la firma dell’autore.

Il 21 maggio 1972 un geologo australiano di origini ungheresi László Tóth riuscì a colpire con un martello la Pietà di Michelangelo per quindici volte, al grido di “Io sono Gesù Cristo, risorto dalla morte!”.

La Pietà subì dei danni molto seri, soprattutto sulla Vergine: i colpi di martello avevano staccato una cinquantina di frammenti, spaccando il braccio sinistro e frantumando il gomito, mentre sul volto il naso era stato quasi distrutto, come anche le palpebre. Alcuni frammenti, prelevati come souvenir da una persona che si trovava all’interno della basilica, tornarono indietro dagli USA, nei mesi successivi, accompagnati da una lettera di scuse. Il restauro venne avviato quasi subito, dopo una fase di studio, e fu effettuato riutilizzando per quanto possibile i frammenti originali, oltre che un impasto a base di colla e polvere di marmo. 

Da allora la Pietà è protetta da una speciale parete di cristallo antiproiettile.

3 – Era molto legato al denaro e guadagnava molto rispetto ai suoi contemporanei

Riportiamo alcuni suoi detti:

Il lavoro nobilita l’uomo ed arricchisce qualcun altro

Se la gente sapesse quante ore ho sudato per realizzarlo, non mi considererebbe un genio

Per la realizzazione della Cappella Sistina, il nostro autore misterioso ricevette oltre 1.000 fiorini, che era il dollaro del medio evo. L’opera richiese 6 anni di lavoro e nel prezzo erano comprese anche l’acquisto delle materie prime e il pagamento degli assistenti.

Si può immaginare un cambio 1 fiorino = 150€ – 300€ e quindi il prezzo fu di 150.000€ – 300.000 € circa.