La Cenerentola – Gioacchino Rossini – Brani scelti

1 – ATTO I – SCENA IV Cenerentola incontra Ramiro

RAMIRO Forse un mostro son io!

CENERENTOLA(prima astratta, poi correggendosi con naturalezza)Sì… no, signore.

RAMIRO (Un soave non so che in quegli occhi scintillò.)

CENERENTOLA (Io vorrei saper perché il mio cor mi palpitò.)

———–

CENERENTOLA e RAMIRO

Vengo, vengo: addio, signore.

(con passione)

(Ah! ci lascio proprio il core. Questo cor più mio non è.)

2 – ATTO I – SCENA VI Dandini, fingendosi il Principe, si presenta a casa di Don Magnifico per conoscere le sue figlie

CORO Scegli la sposa, affrettati: s’invola via l’età:

la principesca linea, se no si estinguerà.

DANDINI

Come un’ape ne’ giorni d’aprile

va volando leggera e scherzosa;

corre al giglio, poi salta alla rosa,

dolce un fiore a cercare per sé:

fra le belle m’aggiro e rimiro:

ne ho vedute già tante e poi tante;

ma non trovo un giudizio, un sembiante,

un boccone squisito per me.

(Clorinda e Tisbe escono, e sono presentate a Dandini da don Magnifico in gala)

CLORINDA Prence…

TISBE Sire…

CLORINDA E TISBE MAGNIFICO DANDINI (con espressione or all’una, or all’altra)

Ma quanti favori! Che diluvio, che abisso di onori!

DANDINI

Nulla, nulla. Vezzosa! graziosa!

Dico bene? Son tutte papà.

3 – ATTO I – SCENA XV – Cenerentola, vestita da principessa, si presenta alla festa organizzata a casa di Don Magnifico che guarda con sospetto questa nuova pretendente del Principe

MAGNIFICO Signora altezza, è in tavola…

che… co… chi… sì, che bestia!

Quando si dice i simili! Non sembra Cenerentola?

CLORINDA E TISBE Pareva ancor a noi, ma a riguardarla poi

la nostra è goffa, e attratta, questa è un po’ più ben fatta;

ma poi non è una Venere da farci spaventar.

MAGNIFICO Quella sta nella cenere; ha stracci sol per abiti.

CENERENTOLA RAMIRO DANDINI (Il vecchio guarda e dubita.)

(Mi guarda e par che palpiti.) 

Ma non facciam le statue, patisce l’individuo: andiamo, andiamo a tavola, 

poi balleremo il taice e quindi la bellissima con me s’ha da sposar.

TUTTI

Andiamo, andiamo a tavola, si voli a giubilar.

DANDINI (Oggi che fo da principe per quattro vo’ mangiar.)

4 – ATTO II – SCENA VIII – La rivelazione. Ramiro finalmente si presenta come il Principe e Cenerentola come la dama misteriosa del banchetto. Allora tutti cantano stupiti di questo caso così intrecciato

RAMIRO Siete voi?

CENERENTOLA (osservando il vestito del prence) Voi prence siete?

CLORINDA E TISBE(fra loro, attonite) Qual sorpresa!

DANDINI Il caso è bello!

MAGNIFICO (volendo interrompere Ramiro) Ma…

RAMIRO Tacete.

MAGNIFICO Addio cervello. Se…

RAMIRO E DANDINI Silenzio.

TUTTI

Che sarà!

TUTTI

Questo è un nodo avviluppato,

questo è un gruppo rintrecciato.

Chi sviluppa più inviluppa,

chi più sgruppa, più raggruppa;

ed intanto la mia testa

vola, vola e poi s’arresta;

vo tenton per l’aria oscura,

e comincio a delirar.

5 – ATTO II – SCENA ULTIMA – Cenerentola finalmente sposa del Principe pensa a quando era vicino al fuoco tra la cenere

CENERENTOLA

Non più mesta accanto al fuoco

starò sola a gorgheggiar.

Ah fu un lampo, un sogno, un gioco

il mio lungo palpitar.

CORO

Tutto cangia a poco a poco

cessa alfin di sospirar.

Di fortuna fosti il gioco:

incomincia a giubilar.

Funghi in città – lettura

Liberamente tratto da “I racconti di Marcovaldo” di Italo Calvino

Ascoltare il racconto una prima volta, poi leggere le domande riportate in coda ed ascoltare nuovamente cercando le risposte. Di seguito è riportato anche un piccolo vocabolario delle parole più difficili contenute nel testo.

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Piccolo vocabolario

PolliniPollenPolpaPulpe
SporeSporesAiuolaParterre
PiumaPlumeChinatoBaissé
Buccia di ficoPeau de figueSollievoSoulagement
TramTramwaySpazzinoBalayeur
CeppoSoucheScopaBalai
FunghiChampignonsCestoPanier
PacchiColisSlancioélan
CasseCaisseFrittoFriture

Domande:

  1. Dove Marcovaldo scopre per la prima volta i funghi?

  2. Perchè Marcovaldo era alla fermata del Tram?

  3. Di cosa aveva bisogno Marcovaldo per poter raccogliere i funghi?

  4. Perchè Marcovaldo non rivela ai figli dove si trovano i funghi?

  5. C’era un’altra persona che aveva visto i funghi. Chi?

  6. Cosa succede nella notte di sabato che rende felice Marcovaldo?

  7. Lo spazzino Amadigi aveva il dubbio che i funghi fossero velenosi?

  8. Perchè Amadigi si convince che i funghi sono buoni?

  9. Perchè Marcovaldo segue Amadigi ?

  10. Dove si incontrano tutti la sera di domenica?

Sandokan – la tigre della Malesia

La serie televisiva

Sandokan è uno sceneggiato televisivo del 1976, diretto da Sergio Sollima, interpretato da Kabir Bedi, Carole André, Philippe Leroy e Adolfo Celi e tratto dai romanzi del ciclo indo-malese di Emilio Salgari. La sceneggiatura si ispira in buona parte ai libri Le tigri di Mompracem e I pirati della Malesia.

Uno degli sceneggiati televisivi più famosi della storia della televisione italiana, Sandokan venne trasmesso dalla Rai in 6 episodi dal 6 gennaio all’8 febbraio 1976 sulla Rete 1, riscuotendo un grandissimo successo, soprattutto tra i più giovani. Insieme agli sceneggiati Odissea (1968), Eneide (1971) e Gesù di Nazareth (1977), Sandokan inaugurò l’inizio di forme di coproduzione con produttori italiani e stranieri.

Di seguito una breve trasposizione teatrale che ha lo scopo di ricreare l’atmosfera dello sceneggiato:

Sandokan, la Tigre della Malesia
Adattamento teatrale ispirato al romanzo di Emilio Salgari

Personaggi principali:

  • Sandokan: il coraggioso pirata, noto come “La Tigre della Malesia”.
  • Yanez de Gomera: il fedele amico e compagno di avventure di Sandokan, sempre pronto con il suo sarcasmo.
  • Lady Marianna: la “Perla di Labuan”, il grande amore di Sandokan.
  • James Brooke: il nemico giurato di Sandokan, governatore britannico.
  • Kammamuri: fedele alleato di Sandokan.
  • Pirati e marinai: comparse che arricchiscono l’ambientazione marinaresca.

Atto I – Il Richiamo della Tigre

Mompracem

(Scena: Una giungla fitta che si affaccia sul mare. Un piccolo villaggio di pirati è nascosto tra gli alberi. Si sente il rumore delle onde e il verso di animali esotici.)

Narratore:
In una terra lontana, tra le giungle della Malesia, viveva un uomo temuto da tutti, amato dai suoi uomini e conosciuto come “La Tigre della Malesia”. Ma anche i cuori più impavidi possono essere messi alla prova dall’amore…

(Entra Sandokan, vestito con abiti da pirata e una fascia rossa sulla fronte. Lo segue Yanez, fumando con calma una sigaretta e con aria spavalda.)

Sandokan:
Yanez, amico mio, i venti portano nuove voci. James Brooke vuole ancora il mio regno, ma io non glielo lascerò mai!

Yanez:
Suvvia, Sandokan. Brooke non è che un vecchio arrogante inglese. Noi siamo la Tigre e il suo branco! Ma dimmi, cosa ti tormenta? Il fuoco nei tuoi occhi non è solo rabbia…

Sandokan:
(Lanciando uno sguardo al mare) È Marianna, la Perla di Labuan. La sua bellezza mi ha stregato… ma come posso sperare di conquistarla, con la guerra che incombe?

Yanez:
(Con un sorriso malizioso) Ah, l’amore! Sandokan, le battaglie più difficili sono quelle del cuore. Ma tu sei una Tigre, no? Una tigre non si arrende mai.

Narratore:
Così, Sandokan decise di partire per Labuan, pronto a sfidare il destino per conquistare il cuore della sua amata.

(Si abbassa il sipario mentre Sandokan e Yanez salgono su una piccola barca.)

Atto II – La Perla e il Nemico

I giardini di Labuan

(Scena: Il giardino della villa di Lady Marianna a Labuan. Il luogo è elegante, con piante curate e lanterne che illuminano dolcemente la scena.)

Marianna:
(Parlando con sé stessa) Chi è quest’uomo che chiamano Sandokan? I racconti dicono che sia crudele, ma nei suoi occhi ho visto una tristezza che non riesco a spiegare.

(Sandokan appare tra gli alberi, seguito da Yanez e Kammamuri. È vestito in abiti semplici per non farsi riconoscere.)

Sandokan:
(Sottovoce a Yanez) Marianna… è ancora più bella di quanto ricordassi.

Yanez:
(Ridacchiando) Smettila di fare il poeta. Vai a parlarle prima che arrivino le guardie!

Sandokan:
(Lanciando un’occhiata decisa) Io non temo le guardie.

(Si avvicina a Marianna.)

Sandokan:
Lady Marianna…

Marianna:
(Sorpresa, ma non spaventata) Sandokan! Sei tu? Cosa ci fai qui?

Sandokan:
Sono venuto per te. Voglio che tu sappia chi sono veramente. Non sono solo un pirata; combatto per il mio popolo, contro chi cerca di distruggere la nostra terra.

Marianna:
(Emozionata) Eppure, nei tuoi occhi vedo un uomo nobile, non un criminale…

(Suona un corno d’allarme. Si sente una voce fuori scena.)

Guardia:
Attenzione! Il pirata Sandokan è sull’isola!

Narratore:
Il cuore di Sandokan si riempì di speranza, ma il pericolo incombeva. L’amore poteva attendere: ora doveva combattere.

Atto III – Lo Scontro Finale

La battaglia

(Scena: La baia di Labuan. Una grande nave pirata si scontra con una nave britannica. La scena è piena di pirati e soldati in combattimento. Sandokan affronta James Brooke.)

James Brooke:
(Con arroganza) Arrenditi, Sandokan! La Tigre della Malesia sarà domata oggi!

Sandokan:
(Feroce) Una tigre non si arrende mai! Questa è la mia terra, e tu non la avrai mai!

(I due combattono con le spade. Alla fine, Sandokan disarma Brooke.)

Yanez:
(Con sarcasmo) Ben fatto, amico mio! Non c’è niente di meglio che mettere in fuga un inglese arrogante.

(Marianna corre verso Sandokan.)

Marianna:
(Emozionata) Sandokan, sei salvo!

Sandokan:
(Guardandola intensamente) Solo con te al mio fianco posso essere veramente libero.

Narratore:
E così, la Tigre della Malesia trovò il suo lieto fine. Tra amore e battaglie, il suo spirito indomabile divenne leggenda.

(Sipario. Applausi.)

Finale

La cura delle vespe – lettura

Liberamente tratto da “I racconti di Marcovaldo” di Italo Calvino

Ascoltare il racconto una prima volta, poi leggere le domande riportate in coda ed ascoltare nuovamente cercando le risposte. Di seguito è riportato anche un piccolo vocabolario delle parole più difficili contenute nel testo.

Piccolo vocabolario di supporto
Lettura – durata circa 8 minuti

Domande:

  1. Qual’è la malattia di cui si lamenta il sig. Rizieri?
  2. Chi, in casa di Marcovaldo, ha la stessa malattia?
  3. Dove il sig. Rizieri trova la cura a questa malattia?
  4. Qual’è la cura consigliata?
  5. La cura consigliata è la stessa che Marcovaldo applica?
  6. Come fa Marcovaldo a catturare la vespa?
  7. La moglie di Marcovaldo è contenta della cura?
  8. Marcovaldo dispensa la cura gratuitamente?
  9. Quanti figli ha Marcovaldo?
  10. Perchè il figlio di Marcovaldo viene inseguito dalle vespe?

Riferimenti bibliografici

Italo Calvino (1923-1985) è stato uno degli scrittori italiani più influenti del XX secolo. Nato a Santiago de Las Vegas, Cuba, e cresciuto in Liguria, partecipò alla Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale. Le sue opere spaziano dal realismo neorealista, come Il sentiero dei nidi di ragno(1947), alla letteratura fantastica e sperimentale, con capolavori come Le cosmicomiche (1965), Le città invisibili (1972) e Se una notte d’inverno un viaggiatore (1979). Calvino esplorò temi come l’immaginazione, il linguaggio e il rapporto tra uomo e realtà, contribuendo profondamente alla narrativa italiana e mondiale con uno stile innovativo e poetico.

I racconti di Marcovaldo, pubblicati nel 1963, offrono una riflessione ironica e malinconica sulla vita moderna attraverso gli occhi di Marcovaldo, un umile lavoratore che sogna un contatto autentico con la natura. Ambientati in una città industriale anonima, i venti episodi narrano situazioni quotidiane, spesso surreali, in cui il protagonista cerca di sfuggire alla monotonia e alle difficoltà della vita urbana. I racconti mettono in luce il contrasto tra natura e progresso, evidenziando l’alienazione e le contraddizioni della società consumistica. Con uno stile semplice e poetico, Calvino celebra l’umanità e i sogni dell’uomo comune.

Le preposizioni – Esercizi di grammatica

Esercizio 1 : completa usando le preposizioni semplici DI, A, DA, IN, CON, SU, PER, TRA, FRA

Elena abita ___ Milano.

Quel ragazzo viene ____ Parigi.

Domani parto ____ Milano e vado ___ Londra.

Le macchine Ferrari sono ____ colore rosso.

Il mio orologio è ____ oro.

Roma è ___ Firenze e Napoli.

La mia amica studia ___ Francia.

Oggi vado a pranzo ___ Luigi.

___ Genova ___ Nizza ci sono 200 Km.

Al mattino vado ___ scuola, al pomeriggio vado ___ piscina, alla sera vado ___ discoteca.

Esercizio 2 – Completa usando le preposizioni semplici o articolate A, IN, DA

1. Io vado. . . . . . scuola . . . . . . . . . stazione . . . . . . . . . partita

2. Io vado. . . . . . cinema . . . . . . . . . supermercato . . . . . . . . . stadio

3. Io vado. . . . . . pizzeria . . . . . . . . . giardini . . . . . . . . . piscina

4. Io vado. . . . . . farmacia . . . . . . . . . farmacista . . . . . . . . . dentista

5. Io vado. . . . . . dottore . . . . . . . . . bar . . . . . . . . . pronto soccorso

6. Io vado. . . . . . ospedale . . . . . . . . . banca . . . . . . . . . posta

7 Io vado. . . . . . mensa . . . . . . . . . centro . . . . . . . . . segreteria

8. Io vado. . . . . . mio zio . . . . . . . . . lui . . . . . . . . . Beppe

9. Io vado. . . . . . .Roma . . . . . . . . . Francia . . . . . . . . .Sicilia

10. Io vado. . . . . . Capri . . . . . . . . . Milano . . . . . . . . .Teatro

Esercizio 3 : Completa usando la preposizione semplice o articolata DI

1. l’infermiera ->La casa. . . . . . . infermiera

2. la padrona -> La casa. . . . . . . padrona

3. l’avvocato -> La casa. . . . . . . avvocato

4. i figli di Claudio -> La casa. . . . . . . figli di Claudio

5. mio fratello -> La casa. . . . . . . mio fratello

6. Carmen -> La casa. . . . . . . Carmen

7. lo scrittore -> La casa. . . . . . . scrittore

8. le mie amiche ->La casa. . . . . . . mie amiche

9. il sindaco ->La casa. . . . . . . sindaco

10. gli studenti ->La casa. . . . . . . studenti

Esercizio 4: scrivi qualche frase usando le preposizioni riportate nella tabella che segue.

Ogni frase deve contenere tutte le preposizioni di una riga (5) o di una colonna (5) della tabella. Lo scopo è di scrivere il maggior numero di frasi (almeno 3).

Ricordo che oltre le preposizioni DI, A, DA, IN, CON, SU, PER, TRA, FRA, vi sono anche avverbi ed aggettivi che possono essere usati come preposizioni come SOPRA, SOTTO, DAVANTI, DIETRO, DENTRO, FUORI, DOPO, PRIMA oppure VICINO, LONTANO, SALVO, LUNGO, SECONDO

Es. usando le preposizioni della prima riga:

Ci vediamo vicino casa mia. A 50 metri, dopo il semaforo fra l’edicola e la scuola c’è un bar: ti aspetto fuori dal locale.

VICINODOPOFRAAFUORI
DADENTROPERSUSOPRA
SOTTODACONLONTANOCON
SUSALVOTRALUNGODAVANTI
PRIMAINDIETROSECONDODI